Astrologia nel Medioevo
Durante l'alto medioevo furono le culture persiana ed araba a preservare la conoscenza occidentale, inclusa l'astrologia che fu ulteriormente sviluppata. Si continuarono a registrare gli eventi astronomici compilando la tavole delle effemeridi che costituirono poi un modello per la redazione delle moderne tavole astronomiche ancora oggi fedelmente seguito. Numerosi recuperi di discipline scientifiche classiche, come l'astronomia, la matematica, la geografia e la filosofia in Occidente sono dovuti al fatto che esse erano state conservate e studiate approfonditamente dal mondo islamico che – grazie all'opera di traduttori greci, siriaci, copti, ebraici, persiani e indiani – avevano acquisito un gran numero di conoscenze antiche a partire dall'VIII secolo, quando l'Europa attraversava quelli che sono stati chiamati i "secoli oscuri" dell'Alto Medioevo. L'astrologia, per le sue intime connessioni con l'astronomia in quei tempi, fu quindi anch'essa una delle discipline conservate e sviluppate.
Albumasar o Abu Ma'shar (787 - 886) è considerato il padre degli astrologi arabi e persiani. Il trattato Introductoriam in Astronomium ci dice come "solo osservando la grande diversità dei movimenti planetari possiamo comprendere le innumerevoli varietà dei cambiamenti nel nostro mondo". Il trattato fu uno dei primi libri tradotti nel Medio Evo in Europa tramite la Spagna, ed influenzò notevolmente il ritorno dell'astrologia e dell'astronomia in quel periodo.
Tra le prime distinzioni semantiche fra astronomia e astrologia ci è fornita dall'astronomo e astrologo persiano musulmano A
Centri di istruzione nel campo della medicina e dell'astronomia/astrologia sorsero a Baghdad e a Damasco, e il Califfo abbaside al-Mansur
Studio del cielo e catalogazione delle stelle
A quel tempo le conoscenze astronomiche si accrebbero vistosamente ed è in quel contesto che fu introdotto l'astrolabio da parte di al-Fazari. Fu tanto imponente questa conoscenza che si deve per questo agli arabi il fatto che tuttora i nomi delle stelle sono in gran parte derivati da quella lingua.
Il significato del nome delle stelle non può essere appieno capito senza riferirsi alle costellazioni di cui fanno parte e di come esse venivano vedute. Alcuni astrologi includono ancora alcune stelle nelle loro carte, insieme con i pianeti usati. Ad esempio, Aldabaran si dice che significhi "fiducia", energia e qualità di comando, mentre Vega si dice che indichi "buona sorte mondana".
Astrologia elettiva
Gli astrologi arabi definirono una nuova branca dell'astrologia chiamata astrologia elettiva usata per decidere il momento propizio per intraprendere una determinata azione come partire per un viaggio, avviare un affare, ecc. Essi sono stati anche i primi a parlare di indicazioni "favorevoli" o "sfavorevoli" piuttosto che di eventi categorici
Astrologia araba ed erboristeria
Gli arabi combinarono la medicina e l'astrologia usando le proprietà curative delle erbe assegnando loro specifici segni zodiacali e pianeti. Es.: Marte venne considerato caldo e secco quindi regolava le piante con gusto forte e pungente, come l'elleboro, il tabacco o la senape. Questi insegnamenti furono adottati da alcuni erboristi europei comeNicholas Culpeper fino allo sviluppo della medicina moderna.
Parti arabe
Gli arabi svilupparono inoltre un sistema di parti arabe, tramite il quale si ottenevano determinati punti fittizi sull'oroscopo ognuno con un proprio significato usando le differenze in gradi tra le posizioni dell'ascendente e del medium coeli e quelle dei pianeti. Questo nuovo punto diventa in parte interpretabile. Es: la parte della fortuna è data dalla differenza tra la posizione del Sole e quella dell'ascendente con l'aggiunta di quella della Luna.
Astrologi persiani
Gli astrologi in Persia prosperavano già al tempo dell'Impero achemenide, secoli prima dell'Islam. Il vangelo ci riferisce dei Re Magi che venendo da oriente si pensa fossero persiani. Al Khwarizmi fu il più famoso, astronomo, astrologo e geografo, fu un grandissimo matematico, è considerato il padre dell'algebra e dell'algoritmo, introdusse il concetto di zero nel mondo occidentale.
Un altro personaggio importante fu Omar Khayyam Neyshabouri, matematico, poeta, filosofo e astronomo. Il calendario da lui compilato 1000 anni fa è tuttora usato in Iran. È forse l'unico calendario mondiale che fa coincidere l'inizio dell'anno con l'inizio della primavera, il 21 marzo, quindi 1º grado dell'Ariete è considerato il giorno di capodanno (Nawruz). È inventore inoltre del sistema decimale.
Un altro astronomo e astrologo persiano fu Qotb al-Din Shirazi (1236 - 1311) che pubblicò opere di revisione del lavoro di Tolomeo, soprattutto l'Almagesto. Al-Shirazi è considerato il primo studioso a dare una spiegazione corretta alla formazione dell'arcobaleno.